La Lancia Aurelia B52 Coupé Bertone del 1951. |
L'Alfa Romeo 8C 2300 Touring del 1934. |
Le grafiche in mostra sono realizzate da alcuni dei
grandi disegnatori del secolo scorso: da Jules Chéret, considerato il padre del
manifesto moderno, di cui è esposto il Benzo-Moteur del 1900, si passa alla
pubblicità di Marcello Dudovich per la Nuova Balilla (1934) e alla grafica di Max
Huber per il 40° Gran Premio d’Italia del 1969 fino ai poster degli anni
Novanta. Altri manifesti celebri sono firmati da Leopoldo Metlicovitz, Plinio
Codognato, Marcello Nizzoli e dal fondatore del MAUTO Carlo Biscaretti di
Ruffia, del quale quest’anno ricorrono i 140 anni dalla nascita e i 60 anni
dalla morte.
La De Tomaso Pantera GTS Ghia del 1974. |
Il percorso espositivo è organizzato per sezioni tematiche
che rievocano le suggestioni grafiche delle opere: l’Eleganza, la Velocità, le Esposizioni.
La sezione speciale dedicata a Carlo Biscaretti sviluppa i temi Umorismo e Pubblicità
e comprende solo disegni originali dell’autore.
Con i manifesti in mostra dialogano sei vetture iconiche
della storia del design del Novecento: l’Alfa Romeo 8C 2300 Touring del 1934,
la Lancia Aurelia B52 Coupè Bertone del 1951, la Pantera De Tomaso GTS Ghia del
1974, la Ferrari 308 GTB Pininfarina del 1980, l’Alfa Romeo V6 3.0 Vittoria del
1995 e la Iso Rivolta Vision GT Zagato del 2017.